L’elefante

E’ da tanto che mi piacerebbe farmi un tatuaggio dietro il collo appena sotto l’attaccatura dei capelli. Inizialmente mi piaceva l’idea di un sole ma con il tempo il sole mi è sembrato troppo usato e ho iniziato a pensare di farmi disegnare la mia firma (Vio).
Parlando con un caro amico del suo tatuaggio che si è fatto per sigillare il suo terzo chacra mi son messa a ricercare sti chacra che fin’ora sapevo solo essere sette e grandi punti di energia. Ho scoperto che casualmente il punto dove io voglio il tatuaggio corrisponde con il quinto chacra. Leggendo leggendo ho visto che questo punto è un incrocio di scambio tra l’interno e l’esterno, tra il dare e il ricevere, è tramite questo chacra che si realizza la comunicazione tra mente e corpo, perciò le cosiddette malattie psicosomatiche possono anche essere riferite in varia misura alla disfunzione di questo chacra. Ho letto qua e qua se vi può interessare.
Ho sempre saputo che la mia cefalea muscolo tensiva sia causata da tensioni che non riesco a esternare e si riversano sui miei vari muscoli (soprattutto mascelle -digrigno i denti la notte-, collo e spalle, e in momenti di maggiore tensione si estende ovunque) e lavorando di testa piano piano le eliminerò ma scoprire che da millenni di anni già ipotizzavano questo centro energetico è una specie di informazione illuminante. Leggendo meglio la descrizione del chacra e il suo simbolo (leggete qua che ci sono tutte le spiegazioni) ho scoperto l’elefante.

Vi è l’elefante, che qui è bianco, come a volere simboleggiare l’avvento della luce o, in termini psicologici, della coscienza; la memoria diviene cosciente: il bianco, infatti, è contrapposto al nero del primo elefante e rappresenta la luce che illumina le tenebre dell’inconscio.(da qua)
L’idea dell’elefante mi è piaciuta un sacco e ho cercato maggiori informazioni, ovunque è descritto positivamente. Dalle qualità che ha per la religione induista (Ganesha) con tutte le cose positive delle varie parti della testa, alle caratteristiche descritte in vecchissimi testi del II-III sec. d.C. che raccontano che la femmina di elefante partorisce in acqua e il maschio la protegge dal serpernte cattivo (la nascita in acqua è quella che mi affascina di più), portafortuna un po’ ovunque, simbolo di grande memoria, socialità, forza e intelligenza, ecc. In un forum ho trovato questo
Secondo diverse tradizioni esoteriche, l’elefante assume il significato simbolico di consapevolezza della propria direzione nella vita (in quanto ha il “naso” grande e il naso è considerato l’organo dell’Intuito come capacità di fare le scelte appropriate al momento giusto), cioè, in altri termini, assume il significato di “saggezza”.
Per non parlare del detto “goffo come un elefante” che ben si addice al mio modo di muovermi anche se cerco di stare il più attenta possibile.
Quindi mi son detta “se fosse un elefante?” allora ho cercato immagini di elefanti e ho trovato questa:

Urca!! -mi son detta- ma voi lo vedete nel primo elefante? basta girarlo ed ecco che compare la mia firma, magari un po’ ritoccata ma è lei! un segno del destino? potrebbe anche essere… Ecco come è l’elefante dopo che l’ho un po’ sistemato con illustrator

Magari poi la mano del tatuatore modificherà le linee per renderle più armoniose, soprattutto all’altezza della proboscide

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Sono Carolina Celsan, laureata con Lode all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2019. Dopo quasi 5 anni di esperienza ospedaliera, ho capito che

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