Tortillas con chili! Un messicano all'italiana


Las tortillas!!!

Tempo fa trovai una ricetta che voleva un impasto fatto di sola farina di mais e acqua. Poi l’ho modificata in mezza farina di grano tenero e mezza di mais. L’impasto deve alla fine risultare come il pongo! Si prende una pallina grande come un mandarino e la si stende col mattarello. Però si appiccica a tutto, quindi ho optato per mettere la pallina in mezzo a due fogli di carta da forno e poi stenderla col mattarello e formare un disco. Il dischetto simile a una piadina va cotto in padella antiaderente a fuoco alto senza aggiunta di olio. Quando il lato sotto è doratino va girata e fatta cuocere dall’altra parte. Tutto questo procedimento è lunghetto….ora ho trovato un’altra ricetta che prevede un impasto liquido e la cottura come quella delle crepes (qua un post dove spiego come faccio le crepes con tanto di video)
con questi ingredienti se ne ricavano circa 12-15
200 gr mais
100 gr farina
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
800 gr acqua

Si può fare nel frullatore oppure nel bicchierone del frullatore a immersione, oppure con la vecchia frusta! Vengono più buone se si lascia riposare l’impasto per qualche ora o per tutta la notte

Per il chili (se così si chiama), ossia quella specie di spezzatino coi fagioli….
Ingredienti (per farcire circa 20-25 tortillas)
2 cipolle
1 spicchio di aglio
buona quantità di fagioli rossi o neri (tipo 2-3 scatolette o la solita quantità di fagioli freschi, io non li peso mai e vado a occhio)
2 pomodoro in lattina
circa 1 kg carne di manzo, o tacchino o mista
1 cucchiaio di zucchero
peperoncino e spezie messicane se le trovate (curry, coriandolo, peperoncino)

Il giorno prima ho messo ammollo i fagioli neri (o rossi, a seconda di come li troviate). Il giorno dopo la prima cosa che faccio è cuocere i fagioli a fuoco bassissimo e con un buon coperchio. Di solito ci vogliono almeno 3 ore di lenta cottura, e sopratutto non stare ad aprire sempre la pentola chè i fagioli hanno bisogno di caldo costante altrimenti si aprono e poi son bruttini.
Una volta che i fagioli son pronti, si può procedere con lo spezzatino. Di solito uso carne di manzo, non importa che sia di vitello, tanto la faccio cuocere molto fino a che non è morbida morbida. Taglio la ciccia a pezzetti grandi come mandorle o poco più, le salto in padella con un po’ di olio, e una volta che la carne si è rosolata ci butto un trito di cipolla.


Poi ci butto il pomodoro in scatola, 1 o 2 a seconda di quanta carne ci sta, deve risultare come un ragù, il sugo non deve essere una minestrina, ma più uno spezzatino. Faccio cuocere fino a che la ciccia è morbida. Poi aggiungo i fagioli, li stufo un po anche quelli!! Alla fine condisco con sale, pepe, peperoncino e anche del curry, coriandolo, e altre spezie esotiche. (mi è venuto un po’ secco….però buono!)


Per il chili-spezzatino vegetariano invece, rosolo della cipolla, e poi nella padella ci verso del pomodoro in scatola, faccio cuocere e alla fine aggiungo i fagioli, e come sopra!!

Per guarnire i tacos faccio anche delle verdurine saltate in padella: mezzo zucchino, 1/4 di peperone giallo, 1/4 di peperone rosso e 1 carota, tutti tagliati a julienne (a striscioline sottili), butto tutto in padella con olio d’oliva e sale, se necessario aggiungo acqua o brodo. Le cuocio fino a che son belle cotte e appassite.

Per comporre un buon taco (a mio gusto) ci devono essere un sacco di cose da poter metter dentro la tortilla:
il chili
le verdurine (cotte, crude)
l’insalatina tagliata fina fina
il pomodoro, tipo la bruschetta
formaggio tipo emmental grattugiato
cipolla fresca a fette, cipollotti, prezzemolo e altre verdurine che vi stuzzichino
qualche salsina gustosa…. (guacamole, salsa garlic all’aglio, salsa agrodolce tipica messicana)

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Sono Carolina Celsan, laureata con Lode all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2019. Dopo quasi 5 anni di esperienza ospedaliera, ho capito che

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Mi sono laureata in fisioterapia nel 1994 e dopo un lungo percorso di formazione e lavoro in neurologia-ortopedia in Italia e all’estero mi sono specializzata

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Mi chiamo Alessandra Cellana, ma molti mi conoscono come “la Celly”. Sono ostetrica dal 1992 e infermiera professionale dal 1989. Ho dedicato la mia carriera

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