Oleolito alla Camomilla

L’oleolito di camomilla me lo sono fatta per fare quei massaggi rilassanti, quei massaggi che vogliono cullarti e farti staccare dal mondo, per i massaggi per le gravide.
Ho cercato un olio che non si irrancidisse subito come l’olio di mandorle, cercavo l’olio di riso ma non l’ho trovato nelle erboristerie e mi sa che lo dovrò comprare online. Ho trovato solo l’olio di sesamo che però ha un suo profumo forte nonchè delle sue proprietà come daltronde le ha il sesamo.

La camomilla calma e distende il sistema nervoso, favorisce il rilassamento e la pace. Calma i pensieri ossessivi, le forme di rabbia e l’ agitazione. Aiuta a fare pace con il mondo e con se stessi. Tiene sotto controllo gli sbalzi d’umore, l’insonnia, l’inquietudine, l’irritabilità. E’ utile per chi non ha pazienza, chi si adira facilmente, per chi è nervoso e collerico. Utile nella terapia della psoriasi e i fenomeni di prurito e infiammazioni, inoltre aiuta in caso di dermatosi ed eczemi, infiammazioni vaginali e delle mucose. Si usa per i bambini inquieti e agitati, per rilassare l’addome e l’intestino, per le donne in gravidanza.

Per fare l’oleolito si possono usare sia i fiori freschi che quelli secchi, sia raccoglierli che comprarli. Dal momento che l’ho fatto un mese fa quindi fuori stagione e che comunque non avrei un posto sicuro dove raccogliere i fiori li ho presi in una erboristeria fidata.
Quindi mi son presa 100 gr di fiori di camomilla, un po’ per l’oleolito e un po’ per le tisane.
Poi ho preso 500 ml di olio di sesamo.
Ho preso quindi un barattolo da 300-400 gr (mi sembra) che ho riempito con la camomilla, se l’avessi pigiata tutta la camomilla avrebbe riempito solo 1/3 del barattolo, ma tutta lassa lo riempiva tutto.
Ho versato l’olio necessario a riempire il barattolo e a coprire tutta la camomilla, e dopo ogni tot che rigiravo, mescolavo e usciva l’aria e la camomilla si imbeveba di olio ne aggiungevo ancora.
Ho chiuso bene il barattolo e ecco che è pronto per riposare per un mese.
Ma che tipo di riposo?
La camomilla è un fiore solare e quindi amerebbe bene un po’ di sole (se ci fosse stato ma aimè solo piogge) o di calore, ma non troppo perchè c’è sempre l’olio quindi magari si può mettere vicino al termosifone stando attenti che non si ustioni perchè l’olio, di qualsiasi tipo è sempre molto delicato.
E’ molto importante girare e rigirare il barattolo per far mescolare bene i principi attivi e l’olio se non tutti i giorni quasi. Quindi ricordatevi dell’olio e fategli le coccole!

 

 

Passati circa 30 giorni l’oleolito si può filtrare. Si prende un contenitore nuovo e pulito di vetro, possibilmente scuro, un imbuto e una garza pulita. Magari che l’imbuto sia abbastanza grade da ospitare tutti i fiori oppure che la garza sia grande da farlo (e poi si chiude la garza e la si appende e si fa scendere aspettando pazientemente l’olio dentro l’imbuto).
Dopo che avrà smesso di gocciolare ecco che l’oleolito alla camomilla è pronto!

Noterete come ora l’oleolita abbia un colore molto più giallo dell’olio di partenza, per il profumo purtroppo l’olio di sesamo copre molto quello della camomilla ma i principi rilassanti ci son tutti!

Puoi leggere..

Carolina Celsan

Sono Carolina Celsan, laureata con Lode all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2019. Dopo quasi 5 anni di esperienza ospedaliera, ho capito che

Sonia Manca

Mi sono laureata in fisioterapia nel 1994 e dopo un lungo percorso di formazione e lavoro in neurologia-ortopedia in Italia e all’estero mi sono specializzata

Alessandra Cellana

Mi chiamo Alessandra Cellana, ma molti mi conoscono come “la Celly”. Sono ostetrica dal 1992 e infermiera professionale dal 1989. Ho dedicato la mia carriera

Carlotta Iannicelli

Sono ostetrica dal 2006 e per 17 anni ho lavorato presso un ospedale di Roma. A seguito delle mie due maternità ho iniziato ad approfondire