Crema per mani screpolate…e non solo!

Finalmente mi son comprata la cera d’api quindi posso iniziare a fare creme. Il prossimo acquisto sarà burro di cacao per migliorare le creme e per fare un balsamo per le labbra.

 Grazie alle proprietà degli olii presenti è adatta per tantissime cose come la pelle secca o screpolata, grazie alla camomilla è lenitiva, emmolliente per l’olio di cocco, cicatrizzante per la presenza dell’olio di iperico e della lavanda. Provarla per capire meglio in cosa vi può essere d’aiuto!
Al momento la sto usando per la pelle secca del viso e per le mani e sto obbligando il mio compagno a mettersela sulle mani che son tutte secche e screpolate dal lavoro e dal gesso per arrampicare.

Ingredienti per circa 100 gr di crema
13 gr cera d’api
54 gr olii vegetali (19 gr iperico, 10 gr camomilla, 10 gr lavanda, 15 gr olio di cocco)
40 ml di infuso di lavanda e camomilla
20 gocce di olio essenziale di lavanda

 Come prima cosa ho fatto l’infuso di camomilla e salvia, ho messo circa mezzo litro d’acqua e poi 2 cucchiai di lavanda e 1 abbondante di camomilla. Il resto dell’infuso l’ho usato per fare un sapone ma lo potreste anche bere, è ottimo per mal di pancia o dolori mestruali

Quindi mi son messa a preparare il tutto. Sotto potete vedere la cera d’api, i miei 3 oleoliti e l’olio di cocco e nel bicchiere l’infuso ai fiori

Ho pesato tutti gli olii in un pentolino, la c’era d’api l’ho tagliata a scaglie, se desiderate la potete anche grattare con la grattugia.
Va sciolta a bagno maria e la sua temperatura non deve salire sopra i 50-55 °C, quindi munitevi di un termometro! Io son partita con questo pentolino ma poi ho visto che era troppo grande per le quantità che stavo lavorando. Alla fine ho travasato tutto nel boccale del frullatore

Una volta che tutta la cera si  è sciolta ho preso l’infuso (che avevo lasciato poi a bagno maria perchè deve essere alla stessa temperatura degli olii, quindi intorno ai 50 °C) e piano piano l’ho mescolato con gli olii, per pesarlo mi son servita di una siringona grossa. Diciamo che non l’ho pesato ma ho misurato il volume. In questo modo ero poi più comoda per versare piano piano l’infuso dentro la miscela di olii. Visto che se la temperatura si abbassava il composto si solidificava un po’ ho frullato in bagno maria, usando l’acqua calda avanzata da prima

Ed ecco come si trasforma il composto, in un bel crema giallino e denso. E alla fine ho aggiunto le 20 gocce di olio essenziale di lavanda che servirà sia per le sue proprietà che per conservare la crema. Stranamente non profuma solo di lavanda ma ha un odore leggero e variegato dove prevale maggiormente il profumo della c’era d’api.
La densità finale dipende molto dagli olii che si usano. In questo è molto denso-solido perchè ho usato l’olio di cocco che di per sè è solido a temperatura ambiente.

Come quantità ho riempito un barattolino e mezzo come questo qua sotto.
In quello riempito a metà siccome non mi piaceva che non fosse tutto livellato l’ho messo a bagno maria…
Non mettete mai una crema (fatta con una parte di acqua) autoprodotta a bagno maria! la componente acquosa si è separata da quella oleosa. Non che perda le sue proprietà buone ma non è più come era in origine.

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