Non so se vi capita di ri-leggervi dopo tanti anni.
Tipo il diario tenuto per scaricare quella irrefrenabile voglia di raccontare le emozioni, le lettere inviate a un caro amico.
Oggi ho preso in mano le lettere che avevo inviato 7 anni fa al mio attuale compagno. Al tempo eravamo amici di penna dopo un campo di 7 giorni agli scout.
E’ bello leggere come si cambia, quello che si pensava, quello che invece è rimasto tale e quale che è una specie di impronta di quello che siamo e saremo sempre.
Le frasi annotate prese dal libro che si stava leggendo…
E alla mente è tornato un viaggio che feci anni da: Pisa, Parigi, Barcellona, Palma e ritorno.
“Venerdì
Non vedo l’ora di arrivare a quel giorno in cui varco la porta di casa, passo diretta alla mia stanza e poso lo zaino, mi levo le scarpe, saluto la nonna. Bagno e poi doccia… E soprattutto dormire nel mio letto… Inizio a provare stanchezza, fisica ma soprattutto mentale. Ho voglia di solitudine. Dei miei spazi.
Spero che tornando ad ascoltare il mare torni la tranquillità, stare di fronte al vuoto che nasconde mondi immersi, e paesi lontani mi calma. Perchè il mare sembra che porti al nulla ma sotto sotto è circondato.
< la chiacchierata con gli amici mi confermò ancora una volta che uno è del posto in cui si sente meglio> da Patagonia Express, Sepulveda “
Ecco….. e ora mi ritrovo a fare un viaggio simile ma diverso. Domenica andrò a Roma a prendere mia madre che arriva dall’Argentina, qualche giorno nella capitale e poi si ritorna a casa, Trento.
Dopo prenderemo un aereo per Parigi dove dopo un po’ di burocrazia, una crepe al formaggio e un po’ di monumenti (e spero un atelier sulle fasce per portare i bambini) torneremo alla mia prima casa, Toscana. Ma non in aereo, no… Vado su per aiutare mia sorella a portare a Livorno il suo ultimo acquisto, un furgon-camper e lo devo guidare io visto che lei non ha la patente.
Due giorni spicci a Parigi e due giorni pieni di viaggio con tappa vicino al lago di Genève, una sorella e una madre. Farò foto accurate e vi racconterò poi com’è andata e se avrò bisogno di terapia alla fine del viaggio